lunedì 20 febbraio 2017

Orgogliosamente fuori tema

Cercate le anime con cui vibrate in sintonia, e rafforzate i legami che vi uniscono a loro. Ricordatevi che il vostro tempo sulla Terra è stato scelto con grande attenzione per permettervi di lavorare tranquillamente con gli altri gruppi di anime che partecipano allo sviluppo del pianeta. Non formulate alcun giudizio su chi vi sta intorno, e lasciate che continui a percorrere il suo sentiero. Entrate in sintonia con tutti coloro che riconoscete o che suscitano in voi un forte senso di risonanza. La vostra ricettività a incontrare gli altri su un sentiero spirituale li attira verso di voi, e la vostra quota di consapevolezza vi aiuta telepaticamente a raggiungere scopi umanitari su scala globale.

James Ridfield, La profezia di Celestino


Questa volta per descrivere un episodio scrivo senza brutte copie o altri strumenti della scrittura, così come le lettere escono dalle dita (erano i tempi in cui uscivano dalle penne!!). Mi perdonerete i termini poco tecnici o il non uso di quelli politically correct.

Con questo post vi voglio semplicemente raccontare la giornata di giovedì mattina passata insieme agli amici di uRadio e i loro ospiti Chiara, Claudia e Alessandro, per registrare una puntata radio accessibile. A proposito, prima di dimenticarmi, vi invito a vederla sul canale youtube di uRadio o in podcast venerdì 24 febbraio alle 17 (data un occhio alla pagina facebook di uRadio o Global Accessibility per saperne di più).

Ormai è da un po' di tempo che cerco di occuparmi, studiare e conoscere il mondo della disabilità e tutte le sue meraviglie, contraddizioni ed abilità. Non voglio entrare in bagarre più o meno politiche quindi taglio corto: più lo conosco e più vedo abilità, persone uniche e chiusure mentali.
A dir la verità quando parlo di "chiusura" la intendo in maniera bi-direzionale tra i cosiddetti normodotati e gli "altri".
Ad ogni modo....
Ciò che mi ha stupito e colpito giovedì è stata la mia necessità, inespressa in potenza, di comunicare con chi non può sentirmi. Non potete capire la frustrazione che ho provato nel non potere dialogare con Chiara senza passare per Claudia, l'interprete Lis. La cosa veramente frustrante e fastidiosa per me è che Chiara poteva capire ogni cosa di quello che io dicevo leggendo le mie labbra, mentre io non ero in grado di cogliere le sue risposte e domande poiché non comprendevo la lingua dei segni.

Mi sentivo in gabbia...anzi mi sentivo menomato, mancante.
Non credo di essere in grado di descrivere la sensazione pienamente. Drammatico. E non potevo fare nulla.

Con la puntata radio di venerdì i ragazzi di uRadio hanno voluto iniziare ad esplorare il mondo della disabilità. Se ne parla spesso da qualche anno a questa parte, ma senza conoscerlo veramente, soprattutto da un punto di vista psicologico e di sentimento.

Vi faccio una domanda per capire meglio cosa intendo per "aspetto psicologico": camminando per strada vi sarà capitato innumerevoli volte di incontrare qualche ragazzo/a in sedia a rotelle o con un bastone bianco(e uso volutamente questa terminologia!). Sapreste dirmi quando vi è capitato di incontrare un sordo?
Potrei scommettere che la maggior parte di voi non sa rispondere o risponderà "mai".... onestamente anch'io sarei nella stessa situazione.

Invisibilità

Ed è solo un "aspetto psicologico" da considerare per conoscere una problematica di un sordo. Se ne possono citare diverse per ogni tipologia di disabilità e per ogni forma di difficoltà che una persona anche non disabile si potrebbe trovare ad avere.

Io non credo che le persone siano raggruppabili in mondo opposti: diversi sì, ma non inconciliabili e soprattutto non incomunicabili.

Conoscere altre manifestazioni di noi ci arricchisce e ci aiuta a crescere e migliorare perché ci dà la possibilità di trovare noi stessi.



Arzigogolamente parlando il ragionamento che faccio è simile a quello che suggeriva Calvino parlando di iper-romanzo, romanzo e processo di scrittura.
Il significato che Calvino dava al termine iper-romanzo era di

infiniti universi contemporanei in cui tutte le possibilità vengono realizzate in tutte le combinazioni possibili

il romanzo nasceva quando lo scrittore incominciava a scartare tutti i romanzi che non voleva scrivere. Una sorta di scultore che estrae l'immagine della statua dalla roccia.
"Conoscere" è un processo bi-direzionale: ci connette con gli altri e, tramite l'esperienza, ci aiuta a definirci e trovarci.

Conoscere per capire, scegliere cosa scartare e trovarsi:

"Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono."

Prima Lettera ai Tessalonicesi (5, 21) di San Paolo.

Credo di essere andato fortemente fuori tema, ma penso che in fondo fosse inevitabile: impossibile dare un ordine a un flusso di pensieri personalissimi. Difficile anche essere chiaro probabilmente. L'esperienza di giovedì mi ha dato molto da pensare e riflettere.

Non so cosa possa venire fuori dalla puntata che andrà in onda venerdì, ma vi consiglio di darle un'occhiata. Vi lascio di seguito la promo come anteprima di quello che potreste trovare:


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