domenica 5 marzo 2017

Vuoi trovare la concentrazione? Cercala nei posti in cui si trova

Nei primi anni di questo secolo, ogni giorno – quale che fosse il tempo, con il sole o con la neve – si vedeva un uomo passeggiare attorno ai bastioni della città di Vienna. Quest’uomo era Beethoven, il quale, nel corso dei suoi vagabondaggi, elaborava nella propria testa le magnifiche sinfonie che poi avrebbe messo sulla carta. Per lui il mondo smetteva di esistere; invano le persone si levavano il cappello al suo passaggio. Lui non vedeva nulla; la sua mente era altrove.
(Walter Benjamin) 


Non si può trovare qualcosa cercandola dove non è: principio banalissimo ma sempre valido, anche se parliamo di concentrazione.




Con questo post proveremo a definire gli spazi fisici in cui andare a cercarla e vedremo qualche suggerimento per trovarla in maniera efficace e rapida

Ma cominciamo dal principio.
La concentrazione e’ uno dei primi termini di psicologia sportiva che gli atleti si sentono ripetere quando iniziano a praticare seriamente il loro sport: gli allenatori dicono spesso cose tipo: “Ora concentrati!” o “Focus! Rimani focalizzato…”
Io, di base, non ero un ragazzo distratto, ma avevo un grosso problema: non conoscevo un metodo pratico per concentrarmi! Come si fa?!? Onestamente non ero il solo!
In generale, molti atleti provano a farlo, ma finiscono per concentrarsi su cose che sono fuori dal loro controllo come, per esempio, vincere l’incontro. In questo modo ottengono solo l'effetto contrario: focalizzare su un obiettivo non perseguibile o lontano rende più ansiosi, nervosi e meno concentrati!

E quindi cosa bisogna fare? Partiamo introducendo i “4 stili di concentrazione” definiti da Robert Nideffer in “The Inner Athlete” un libro pubblicato quasi 40 anni fa che tratta di psicologia applicata allo sport:

  • Esterno allargato
  • Esterno ristretto
  • Interno allargato
  • Interno ristretto

E' esattamente negli spazi fisici individuati da questi punti che un atleta, nello specifico un pallavolista, deve andare a cercare la concentrazione: altrove non la troverà MAI!

1) Esterno Allargato (External wide)
Si tratta di una visione non specifica, ma che dà al pallavolista una visione ampia del "tutto": molto utile a livello di gestione della tattica.
Non cercare gli elementi che vi dirò a breve diminuisce il numero di informazioni che un giocatore possiede. Poche o parziali informazioni sono sinonimo di valutazioni insufficienti a fare la scelta giusta.
Si parla di esterno allargato  quando, dopo aver colpito la palla il giocatore percepisce il suo avversario, vede come si muovono i suoi compagni, dove la palla volerà o verrà colpita e, conseguentemente, prenderà delle decisioni.
Cercare questi elementi porta a mantenere o trovare la concentrazione da un punto di vista tattico.
Non prendere ripetutamente la decisione tattica giusta porta sempre e solo ad una conclusione: la panchina.

2) Esterno Ritretto (External narrow)
Si parla di esterno ristretto quando il giocatore che sta per colpire la palla è focalizzato totalmente sulla palla!
Nella pallavolo questo è fondamentale da un punto di vista tecnico! Si vede ogni tanto qualche “fenomeno”  su youtube che propone gesti no-look....mai visto fare sul 24 pari di una partita importante. Cercare di fare un gesto tecnico efficace senza guardare la palla non funziona. In sostanza: stai sbagliando qualcosa che ti è sempre venuto? Non ti senti sicuro? Se vuoi trovare la concentrazione devi cercare nel pallone.
Non è semplice. Daniel Goleman ha creato un business sull'intelligenza emotiva, la concentrazione etc. Vi riporto una sua frase:

Riuscire a concentrarsi in mezzo al chiasso è un indice di attenzione selettiva. 

Cioè: devi azzerare il contorno e focalizzarti sull'obiettivo giusto.
Detta in altre parole: siamo capaci tutti a fare un palleggio contro il muro, ma riusciamo tutti a fare un palleggio efficace nel momento clou di un match di finale?
Concentrandosi sì!
Come?? Cerca l'attenzione nel pallone. Solo lì la troverai.

3) Interno Allargato (Internal wide)
Questo è un momento importante dal punto di vista mentale e si sviluppa nel pre-partita quando il giocatore ripassa la strategia che dovrà usare da lì a breve.
Nella pallavolo di medio-alto livello è facilmente individuabile il luogo fisico in cui cercare la concentrazione: è in spogliatoio, e devi cercare la concentrazione nel foglio tattico che ti ha dato il tuo allenatore. Solo lì la trovi. In uno sport di squadra è interessante anche confrontarsi con i compagni in questo frangente: la tattica può essere più o meno corretta, più o meno condivisa, ma è fondamentale, per poter esprimere un buon gioco, che sia messa in pratica coralmente da tutti (anche dai più scettici).

4) Interno Ristretto (Internal narrow)
Qui torniamo al campo della tecnica. Si parla di interno ristretto quando il giocatore visualizza un gesto tecnico appena prima di compierlo nella realtà. E' complementare al concetto di esterno ristretto.
L'interno ristretto aiuta a trovare la concentrazione prima dell'azione, l'esterno ristretto durante.
E' molto importante pensare ad un gesto tecnico perfetto per poterlo eseguire correttamente, soprattutto quando si è in difficoltà.
Rigirando il ragionamento: sei in difficoltà nell'eseguire un gesto tecnico? Devi concentrarti? Cerca la concentrazione nella visualizzazione del gesto tecnico corretto: solo lì la troverai!

Inutile dire che l’efficacia del nostro gioco dipende da come sappiamo passare facilmente da un tipo di concentrazione a un altro.
E’ molto importante restare focalizzati sulla ricerca di soluzioni a problemi che sono un modo automatico per concentrarsi.
Esempio: so di sbagliare sempre nel fare il bagher perché muovo troppo le braccia? Il mio pensiero deve essere: "non devo muovere le braccia"!. Rimanere invece dentro il problema (“il mio bagher fa schifo”, “non mi sento sicuro”, “ora mi battono sopra”) ha l’unico risultato di rendere il problema sempre più presente e profondo (di difficile soluzione) perché questi pensieri ti rendono sempre più nervoso, dubbioso e… incazzato. E magari il coach ha già chiamato il cambio ...ma non lo ha ancora fatto...ma tu lo hai visto..etc. Ma insomma: stai giocando o cosa? Se guardi in posti in cui non andrai a trovare nulla di positivo non avrai giovamento: non devi cercare là!


Un altro punto fondamentale sulla concentrazione è che puoi perderla quasi istantaneamente, ma ti ci vuole un bel po’ per ritrovarla.



Perché è importante conoscere e percepire il cambiamento della concentrazione?
Perché si può innestare un circolo vizioso. Quando ti rendi conto che la tua concentrazione è calata  DEVI ricostruirla, ma ti ci vorrà un po’ di tempo. Durante questo tempo continuerai a non essere totalmente focalizzato e questo può continuare a farti commettere degli errori. E' molto importante in questo frangente sopportare gli errori: se non lo fai perderai di nuovo la concentrazione e quindi dovrai ricominciare daccapo. E così via!

Sembra solo tanta teoria, ma è pratica pura ed è difficile! Richiede allenamento anche nel corso degli allenamenti, scusatemi il gioco di parole.
D'altronde:


Ogni volta che il mondo vede una persona di successo, nota solo la gloria pubblica, e mai i sacrifici fatti in privato per raggiungerla.
(Vaibhav Shah)

E se diventi farfalla nessuno pensa più a ciò che è stato quando strisciavi per terra e non avevi le ali.
(Alda Merini)



Concentrati sulla vittoria: ora che sai dove trovare la concentrazione Vincerai!

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